Immaginate di affacciarvi al mondo delle corse automobilistiche non solo come spettatori, ma come protagonisti, comprendendo i meccanismi nascosti che determinano il successo in pista. È stata questa l’esperienza vissuta dagli studenti della classe quarta del Liceo Steam International Parma in occasione del Crash Course in “Telemetria e Simulazione Corse”, organizzato in collaborazione con 6ix Engineers.

Un percorso formativo che va a inserirsi nelle attività del progetto F1 in School, e che si è distinto subito per la sua concretezza e attualità, puntando i riflettori su due temi cruciali nel motorsport moderno: cos’è la telemetria e come funziona, e soprattutto, perché i dati sono diventati uno strumento fondamentale per migliorare le prestazioni, ottimizzare i processi e prendere decisioni più efficaci. Non è solo questione di motori e velocità, ma di analisi, strategia e tecnologia.

L’ESPERIENZA TRA TEORIA E PRATICA

Il Crash Course si è sviluppato su due appuntamenti ricchi di stimoli. Il primo è stato dedicato all’immersione nel contesto. Gli studenti hanno potuto esplorare il complesso universo delle competizioni automobilistiche, comprendendo come è strutturato un team e l’importanza cruciale dei diversi ruoli, sia quelli più tecnici sia quelli strategici. È emerso chiaramente come ogni figura, dal pilota all’ingegnere, sia un ingranaggio essenziale nel meccanismo della squadra. Un momento prezioso per afferrare le connessioni profonde tra competenze strettamente tecniche, abilità gestionali e la capacità di prendere decisioni rapide e ponderate.

La seconda giornata ha invece catapultato gli Steamer nel cuore dell’azione: la simulazione vera e propria. Qui, la teoria ha lasciato spazio alla pratica immersiva. Gli alunni hanno avuto l’opportunità unica di applicare le conoscenze acquisite, vivendo l’intero ciclo di preparazione e gestione di un evento motoristico in un ambiente virtuale. Attraverso scelte strategiche e interventi tecnici, hanno toccato con mano l’impatto concreto delle loro decisioni sulle prestazioni in pista e sui risultati finali. Un’esperienza che ha inevitabilmente sollecitato un forte spirito di collaborazione tra i ragazzi, chiamati a lavorare insieme per superare le sfide.

“Questo Crash Course si è rivelato molto più di una semplice lezione.  – spiega Marcello Scaravella, docente di Design & Technology al Liceo Steam International Parma  – È stata un’attività coinvolgente e profondamente formativa, capace di realizzare un’integrazione quasi perfetta tra teoria e pratica in un contesto altamente motivante. L’approccio non solo ha permesso di valorizzare le competenze STEM, pilastri del loro percorso di studi, ma ha anche messo in risalto e potenziato soft skills essenziali – come il teamwork, il problem-solving e la capacità di decidere sotto pressione – abilità fondamentali per il futuro professionale dei ragazzi e delle ragazze”.

“Ciò che abbiamo fatto è stato spiegare le basi utili per capire quale possa essere l’assetto ottimale per la vettura, oltre ad altre caratteristiche generali, così che l’auto sia poi in grado di scendere in pista al meglio. – spiega Gabriele Camisa, fondatore della Six EngineersIo mi sono occupato di una prima parte teorica, raccontando come funziona il motorsport nazionale e internazionale, ma anche come si svolge un weekend di gara e come organizzare il lavoro in team. Il mio collega Francesco Bracciotti, ingegnere 6ix Engineers, ha coinvolto gli alunni in una lezione pratica, dividendoli in gruppi di lavoro impegnati a ragionare sull’analisi di vetture differenti per arrivare a individuare dati e modalità utili a ottenere il migliore risultato di performance in gara. L’idea è stata quella di metterli in competizione e farli riflettere il più possibile. Per noi doveva essere una lezione capace di adattarsi anche a un futuro professionale lontano dal motorsport, e tutti si sono rivelati non solo interessati ma anche partecipi attivamente”.

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