Qual è la correlazione che lega il linguaggio Python e l’innovativa metodologia didattica che caratterizza il nostro Liceo Steam International Parma?

Si tratta senza dubbio di una domanda particolare, che apre un argomento estremamente ampio. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Castellan, docente di ICT, Robotics and Engineering al Liceo Steam International Parma.

Partiamo dall’inizio, quali sono le caratteristiche del linguaggio Python e quali i punti di forza rispetto ad altri linguaggi di programmazione?

“Rappresenta un punto di partenza ideale per avvicinare gli studenti al mondo della programmazione. La sua caratteristica principale è la semplicità: la sintassi di Python risulta chiara, immediata e molto simile al linguaggio quotidiano. Questo consente di concentrarsi sulla comprensione della logica e sulla risoluzione creativa dei problemi, senza doversi districare tra regole complesse.

In più, è anche versatile, quindi utilizzato in tantissimi settori: dalla creazione di siti web e applicazioni alla robotica, fino all’intelligenza artificiale e all’analisi dei dati. Ciò significa che, imparandolo, i ragazzi acquisiscono competenze fondamentali per andare incontro alle sfide del futuro. Naturalmente, come ogni strumento, anche Python presenta qualche limite ma rimane, comunque, un compagno ideale per un primo approccio alla programmazione: moderno, efficace e capace di stimolare la curiosità e la motivazione”.

Come si inserisce nella didattica Steam?

“Python si integra perfettamente nella nostra didattica STEAM, offrendo un’esperienza pratica, creativa e interdisciplinare nel mondo della programmazione. Grazie alla sua struttura leggibile, aiuta a sviluppare capacità essenziali come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e la capacità di lavorare su progetti concreti.

Nel primo anno, gli studenti apprendono le strutture dati e la sintassi di base, costruendo le fondamenta per creare programmi semplici. Questo percorso graduale consente di familiarizzare con i concetti chiave dell’informatica, mettendo al centro logica e ragionamento,  indispensabili per affrontare progetti STEAM più complessi negli anni successivi”.

Ovvero?

“Durante il secondo anno, Python diventa uno strumento pratico per la robotica e l’automazione. Nel terzo anno, il focus si sposta sulla programmazione orientata agli oggetti, fondamentale per la creazione di software più complessi e strutturati. Infine, il quarto e ultimo anno, Python diviene utile per esplorare i database relazionali, una competenza cruciale per molte applicazioni professionali”.

È possibile fare qualche esempio di applicazioni pratiche effettuate durante le lezioni?

“Nel nostro Liceo, Python è il cuore di un approccio educativo che unisce teoria e pratica. Per fare qualche esempio, utilizzando le API (Application Programming Interface) di OpenAI, gli alunni sviluppano un programma in grado di rispondere a domande o svolgere semplici compiti, esplorando così il mondo dell’intelligenza artificiale e delle risorse online. Oppure progettano un videogioco, sperimentando grafica, suoni e interazioni. E ancora, realizzano una piccola applicazione gestionale con interfaccia grafica e database, comprendendo come funzionano software utilizzati in contesti aziendali”.

In un approccio interdisciplinare, come quello che caratterizza lo Steam, come si inserisce o sviluppa?

“L’approccio STEAM integra scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica per potenziare competenze trasversali e stimolare la creatività. Python si inserisce pienamente in questo contesto, offrendo un potente strumento per collegare la programmazione ad altre materie e rendere l’apprendimento più concreto e coinvolgente”.

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